L’importanza della vitamina C anche a livello sportivo.

La prima immagine che ho avuto quando mi è stato chiesto di scrivere questo articolo, è stata quella di un giocatore di basket che salta sotto canestro con uno slancio quasi felino, poi ha fatto seguito quella del calciatore che tira in porta con la potenza che è richiesta ad uno sportivo ben allenato. E non penso per forza ai fuoriclasse, ma anche semplicemente a chi ama praticare qualsiasi tipo di attività sportiva, anche a livello amatoriale, magari facendolo con entusiasmo e passione, quindi con un bel consumo energetico. A queste immagini ho sovrapposto quelle in cui ho cercato di individuare i numerosi campi di azione della Vitamina C, mentre si compie un gesto sportivo ed in questo tentativo mi sono resa conto della inestimabile potenza di tale sostanza nell’ attività motoria.

Ecco, ad esempio, la sua funzione insostituibile nella sintesi del collagene – materiale di sostegno del nostro corpo – che rinforza pelle, vasi sanguigni, muscoli, ossa: senza vitamina C l’uomo non può creare collagene. Quindi essa è necessaria alla vita e per forza deve essere assunta dall’esterno, non essendo l’uomo in grado di sintetizzarla e non sempre l’alimentazione ne è sufficientemente ricca, da cui la necessaria integrazione. La maturazione del collagene prevede processi di idrossilazione degli amminoacidi lisina e prolina, in cui la vitamina C ha un ruolo importante, determinando così la salute osteoarticolare. In tal modo i legamenti del nostro cestista vengono preservati e, con essi, l’integrità delle articolazioni, ma non solo: anche le pareti dei capillari sanguigni sono rinforzate e con esse viene sostenuto l’aspetto microcircolatorio. Ovviamente si tratta di un aspetto preventivo che interessa a tutti, aldilà della preferenza della propria attività fisica!

Ma il nostro cestista che tira a canestro, quali altri vantaggi può ricavare dalla vitamina C? Per averli, la dose giornaliera di assunzione è importante: almeno 1 grammo al giorno, poi la quantità corretta è da personalizzare, ovviamente. È inoltre bene sapere che l’assorbimento è dose dipendente e perché sia ben assorbita necessita di essere distribuita nell’arco della giornata. La potenza di un gesto sportivo è tale anche perché la nostra vitamina C promuove l’assorbimento del ferro, che aiuta l’ossigeno a legarsi all’emoglobina del sangue, per essere così trasportato nei vari tessuti. Qui il beneficio sta nella riduzione della stanchezza muscolare, nell’accorciamento dei tempi di recupero, nella riduzione della fatica percepita. Ma un’altra azione antifatica è svolta dalla Vitamina C – oltre che dal ferro – nel partecipare alla formazione della L-carnitina, a partire da due aminoacidi, la lisina e la metionina. Tale sostanza veicola gli acidi grassi a lunga catena nel luogo di combustione degli stessi, stimolando così il metabolismo cellulare dei lipidi, con produzione di energia e smaltimento dei grassi in eccesso.

Il fabbisogno di Vitamina C aumenta considerevolmente in caso di esercizi prolungati… pensiamo ad esempio ai ciclisti, ai podisti tra le categorie che non si sottraggono di certo alla fatica! Tali esercizi favoriscono la formazione di radicali liberi, oltre ad avere un’azione acidificante per la produzione di acido lattico. Per questo evito di prescrivere acido ascorbico e mi avvalgo di prodotti in cui la Vitamina C sia di derivazione naturale e non di sintesi. In merito alla formazione dei radicali liberi, la Vit. C è il più potente antiossidante esistente in natura, che sa cioè neutralizzare i danni che i radicali liberi notoriamente creano nei tessuti. Quindi ha una vera e propria azione di mantenimento dell’integrità tissutale e, in generale, di contrasto al processo di invecchiamento cellulare come esito dei danni ossidativi conseguenti anche ad un allenamento molto intenso.

Tali allenamenti, ripetuti metodicamente nel tempo, possono portare a sovrallenamento, caratterizzato anche dalla riduzione dell’efficienza del sistema immunitario: in tal senso la Vitamina C, potente alleata dell’immunità innata ed acquisita, svolge un’efficace azione di difesa grazie alle svariate azioni che essa svolge sulle diverse linee cellulari.

Per non parlare poi delle relazioni tra Vitamina C ed il tono dell’umore, argomento anch’esso centrale, che meriterebbe di essere trattato estesamente! La Vitamina C può modulare favorevolmente la personale risposta allo stress.

Sport e Vitamina C sommano i propri effetti, essendo l’attività sportiva dispensatrice di effetti positivi anche sul tono dell’umore. Lo sport è, senza dubbi, fonte di salute e sostegno a 360°; richiede personalizzazione, individuando corretta qualità e quantità, come si richiede ad ogni valido supporto terapeutico.

Dott.ssa Paola Fava

Medico Chirurgo – Specialista in Medicina dello Sport

Medico esperto in Omeopatia.

www.favapaola.com